Angela, l'Infermiera Africana. Storia di un'assistenza al limite!
Storia di volontariato, tanta fame, incredibile povertà e di un infarto.
Angela Coletta ha oggi più di 60 anni ed ha alle spalle una esperienza di vita spesso ai limiti dell'umano. Lei è originaria di Rignano Garganico, in piccolo comune di 2000 anime ubicato sulle alture della Montagna del Sole. Di seguito racconteremo una parte incredibile della sua esistenza, fatta di volontariato puro in Africa, di assistenza a minori con patologie e lesioni spesso mortali, e di un infarto del miocardio che le ha fatto rischiare la morte.
LI FAFE ARRECCIATE: LE FAVE ARRICCIATE
Le fave, tra i legumi, è sicuramente il più utilizzato nella cucina popolare. Frutto del duro lavoro dei contadini che ne seminavano interi ettari in pianura, piccoli appezzamenti di terreno in montagna o strette strisce di terrazzamenti. Con i fagioli, i ceci, i piselli, le lenticchie e l’ormai dimenticata cicerchia formavano le preziose provviste di proteine vegetali per l’inverno.
Le lumachine: li ciammarechédde
Le lumachine sono sempre più difficili da trovare per l’uso nelle campagne di prodotti chimici. Sfizioso mangiarle mordendo leggermente il guscio e succhiandone il contenuto.
Da Don Nicolino Martelli ai ragazzi dell’Enal di Filippo Longo 1956-1966
Nel solco già tracciato da Don Nicolino, Filippo Longo continua l’opera iniziata dal sacerdote. Filippo era innamorato del pallone, calciatore egli stesso. Un amore che gli derivava dalla sua esperienza giovanile maturata in un collegio della Campania con qualche presenza nel campionato di serie C con la maglia della Casertana.
Reichardia picroides: il caccialepre
Anche se più abbondante in autunno e primavera, questa pianta è presente quasi tutto l’anno. Sempre tenera e disponibile, è la vera gioia per il cercatore di erbe spontanee commestibili che la utilizza nelle misticanze per addolcire le altre erbe più amare.
La storia del calcio rignanese: dal dopoguerra al 1956
Don Nicolino Martelli come Don Bosco, attraverso lo sport, avvicinava i ragazzi alla parola di Dio. Un tuffo in un passato vissuto con grande intensità, tra gioie e dolori, tra sogni e delusioni. Ritornare indietro nel tempo per riannodare i fili di una storia che ha caratterizzato la vita di tanti giovani che attraverso il calcio hanno lasciato un segno all’interno della nostra piccola comunità.