Gabriele Tardio, come papà Francesco e il nonno Massimo, non era il solito ricercatore solitario e serioso, ma un uomo vivo ed amante dello scherzo e dei lati comici della vita, che sapeva raccontare al momento opportuno con accattivante ironia e se mai ‘eternizzare’ in qualche suo scritto.
I primordi del socialismo rignanese risalgono agli inizi del ‘900, sotto forma di lega. Il primo capo-lega dei contadini-braccianti è Domenico Fania, mentre nell’assise comunale nei banchi dell’opposizione siedono: Venanzio Ponziano (sarà sindaco nel 1919, per un solo anno), Giovanni Gentile, Pasquale Montesano ed altri.
Della venuta di padre Pio a Rignano e del suo rapporto particolare con Don Pietro Ricci se ne parla chiaramente in una delle lettere indirizzate a quest’ultimo. Precisamente in quella dell’11 maggio 1917. In essa ad un certo punto c’è scritto testualmente: “Ieri sera al mio ritorno da costì mi giunse un telegramma del p. provinciale che mi notificava che il reverendissimo padre generalemi accordava l’ubbidienza per accompagnare la sorella aRoma. Immaginatevi il mio contento. Veramente questo giorno fu una continua indigestione di consolazione. Viva Gesù!".
I cent’anni compiuti dalla Bcc di San Giovanni Rotondo ci ha permesso di riflettere e di fare storia sul tema anche a Rignano Garganico e dintorni. Ecco i primi dati. Il primo istituto di credito cooperativo sorse nel 1886 sulla scia e lo spirito delle società di Mutuo Soccorso in campo politico. Lo stesso si chiamò Banca Cooperativa San Marco in Lamis – Rignano Garganico.
Pubblichiamo un servizio ispirato allo Stralcio della lettera del Dott. Nobile a proposito del Monte Gargano pubblicato nell'aprile 1807 sul Giornale Enciclopedico di Napoli. Dal documento si evince che Rignano Garganico all'epoca contava 1920 abitanti, quindi più o meno quelli di adesso. Sostanzialmente la popolazione è cresciuta di un centinaio di elementi.