Hypochaeris radicata: lingua di pecora
Erba commestibile mangiata in poche zone del Gargano. A Rignano non è consumata, ma è un’ottima erba dolce e consistente che arricchisce gradevolmente le nostre misticanze.
Il pancotto con la misticanza - Lu panecutte pe li fogghia-mmiskàte
Il pancotto con le erbe spontanee miste è il piatto che più di altri può essere considerato l’emblema della cucina popolare. Ancora adesso viene preparato con gusto nella case del Gargano ed è oggetto di riscoperta gastronomica negli agriturismi e ristoranti tipici che stanno rilanciando questa pietanza tornata di moda.
Patate e lampascioni arrostiti sotto la cenere
Tante e semplici pietanze venivano cucinate sotto la cenere calda del braciere. Tra queste le patate ed i lampascioni arrostiti che insieme costituiscono una prelibatezza della cucina popolare.
Crepis vesicaria: lu cecurione paparine
Molto facile confonderlo con le piante di tarassaco, lo possiamo distinguere da queste per la impercettibile pelosità, ma soprattutto per la fioritura: tanti fiori singoli nel tarassaco, un unico fusto ramificato con molti fiori gialli nel cicorione paparino.
La Storia di Rignano Garganico - Premessa
La ricerca storica su Rignano Garganico, negli ultimi tempi, ha fatto notevoli progressi. E ciò grazie ad alcuni autori, come Antonio Cappelli negli anni ’30 (il libro però è stato pubblicato solo nel 1998 dal figlio Francesco con il titolo: Rignano nelle Vicende Storiche della Daunia Antica), Padre Doroteo Forte, cui spetta il merito maggiore di averlo sistemato ex – novo e documentato con ulteriori scoperte fino ai tempi nostri.
Angela, l'Infermiera Africana. Storia di un'assistenza al limite!
Storia di volontariato, tanta fame, incredibile povertà e di un infarto.
Angela Coletta ha oggi più di 60 anni ed ha alle spalle una esperienza di vita spesso ai limiti dell'umano. Lei è originaria di Rignano Garganico, in piccolo comune di 2000 anime ubicato sulle alture della Montagna del Sole. Di seguito racconteremo una parte incredibile della sua esistenza, fatta di volontariato puro in Africa, di assistenza a minori con patologie e lesioni spesso mortali, e di un infarto del miocardio che le ha fatto rischiare la morte.