Crepis vesicaria - Cicorione paparino

Crepis vesicaria: lu cecurione paparine

Molto facile confonderlo con le piante di tarassaco, lo possiamo distinguere da queste per la impercettibile pelosità, ma soprattutto per la fioritura: tanti fiori singoli nel tarassaco, un unico fusto ramificato con molti fiori gialli nel cicorione paparino.

 

  • Nome scientifico: Crepis vesicaria subsp. Taraxacifolia
  • Nome comune: Radicchiella vescicosa
  • Nome dialettale: Cecurione paparine, cecurione peluse

 Come si presenta

Pianta erbacea annuale o biennale. L’epiteto taraxacifolia ci indirizza subito nella comprensione di quale pianta stiamo trattando: di fatto assomiglia molto al genere tarassaco. Come questi ha una rosetta basale appressata al suolo (crepis = scarpa) e le foglie sono praticamente uguali nelle forme; nella crepis vesicaria, però, le stesse foglie hanno una nervatura quasi sempre rossastra e sono ricoperte da una impercettibile ma densa peluria. Certamente, però, il dato più importante che toglie ogni dubbio sulla identificazione della pianta è la fioritura. Mentre i tarassachi hanno i fiori che, singolarmente, partono dalla rosetta, la crepis vesicaria ha un unico fusto, eretto e ramificato che termina con numerosi fiori gialli.

 

Dove trovarla

Cresce un po' dovunque anche se preferisce gli incolti con terreno calcareo e stabile,  margini di strade e sterrati; è possibile trovarla anche nei coltivi. Frequente sui margini di cespugli di piante spinose dove gli animali non riescono a brucare.

 

Come utilizzarla

L’uso di questo cicorione è molto simile a quello del tarassaco anche se meno amaro: è ottimo crudo nelle insalate oppure lessato e condito con olio e sale o con aggiunta di aceto. Nelle nostre zone è forse l’erba più comune e presente nei prati e se ne fa grande uso per condire la pasta con olio crudo. Componente essenziale delle misticanze sia per l’abbondanza dei ritrovamenti che per il gusto particolare. E’ possibile utilizzarla anche quando ha appena prodotto i germogli fioriferi, anche se risulta più amara.

Note   

Non ci sono studi specifici sulle proprietà di questa pianta, ma si ritiene possa avere le stesse proprietà del tarassaco.

Antonio Paglia
Author: Antonio PagliaWebsite: http://www.rignanonostra.itEmail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Presidente dell'Associazione culturale RignanoNostra, cultore di antiche tradizioni garganiche ed appassionato di erbe spontanee commestibili.


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