Perfetto esempio di mimetismo, la cicala nostrana (Lyristes plebejus o Cicada orni) riempie col suo canto le calde giornate d’estate. In realtà a far baccano è solo il maschio che ha un unico intento: attrarre la femmina per accoppiarsi.
Nel periodo estivo sul Gargano fiorisce l’origano. In rignanese "lu Rinie". Da sempre lo raccogliamo e lo conserviamo con profumati e variopinti mazzetti. Il colore dei suoi fiori varia dal bianco al rosato.
Chi di noi non ha mai preso il suo rametto e non ha “sfilato” con le dita la savezodde? La Salicornia (nelle due varietà Sarcocornia patula e Sarcocornia emerici) di fatto è una pianta grassa annuale.
Nel periodo di calura estiva a tavola la cucina popolare ci offre una gradita soluzione: l’acquasala fredda, tipica di Rignano Garganico e di altre aree della Montagna del Sole e del Sud più in generale.
Il 16 luglio la Chiesa Cattolica e la Comunità di Rignano Garganico onorano la Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, invocata dai Carmelitani quale Fiore del Carmelo, Madre e Guida nel cammino interiore di santità, nella salita del Monte Carmelo, simbolo di grazia, di benedizioni e di bellezza, come Maria appunto, Fiore del Carmelo.
Un tempo le campagne attorno Rignano Garganico pullulavano di “cuzze” ossia di contadini della montagna. Quelli della sottostante piana venivano chiamati, invece, “cafoni”. Questi ultimi si ritenevano, a torto, migliori dei primi, perché avevano un salario fisso e la ‘crascia’ (abbondanza) per sfamare la famiglia. Spesso gli stessi, in specie i giovani, riuscivano a fare qualche gradino in su rispetto alla loro condizione bracciantile e impiegati alle macchine, all’inizio trainate dagli animali, e in seguito da trattori a motore.