Michele Caruso oltre 10 anni fa è partito a malincuore dalla sua e mia amata Rignano Garganico per solcare le strade che costruiranno il Pianeta del futuro (lui ancora non lo sa). Non dico cose astratte, ma voglio essere precursore di quello che avverrà e ribadire la mia convinzione che il nostro giovane uomo, intransigente manager, persona umile, convinto rignanese farà parlare di se il mondo intero.
Quando partì Michele fu un evento storico per chi come me aveva puntato tutto su quei giovani adolescenti, oggi diventati uomini e donne, che frequentavano i gruppi parrocchiali, ma anche, come nel caso di Caruso, quei pochi salotti culturali che forgiavano menti e sentimenti.
Quando partì Michele vidi la morte nei suoi occhi e la disperazione nel dover lasciare quanto di buono realizzato in paese. Gli dissi che non erano importanti e che del passato poteva farne tesoro. Poi lui in particolare sarebbe tornato a Rignano da vincitore.
E' stato uno dei giornalisti pubblicisti più giovani d'Italia. Ha diretto diverse testate. Conosce a memoria la Divina Commedia. Si è formato in Ingegneria a Roma (poi la specialistica a Parigi). Si è perfezionato in Francia e in Svizzera e poi di nuovo in Italia, a Milano. Oggi ricopre il ruolo di Head of Digital Intelligence presso la DOING e lavora a Dubai (è pronto da fine agosto per un altro importante incarico, ma per ora teniamo segreto il tutto per scaramanzia).
Michele, tra i manager pugliesi più conosciuti in Italia e all'estero, ha 29 anni. Torna spesso a Rignano Garganico, dove vivono tuttora i genitori e tantissimi amici e parenti. Dalla sua partenza ad oggi è stato un tripudio di successi, preludio di una proficua carriera. Ottenuta la laurea in ingegneria all'Università degli Studi "La Sapienza" di Roma ed un’ulteriore laurea magistrale in ambito manageriale a Parigi. Si perfezione all'estero e vanta anche un periodo formativo presso il prestigioso Massachusetts Institute of Technology - Sloan School of Management. Si occupa oggi di Intelligenza Artificiale. Sembra fantascienza, ma è storia di oggi.
Ha lavorato come consulente e broker finanziario in Francia, in Svizzera e a Milano. Attualmente è responsabile del dipartimento aziendale della DOING che si occupa di strategia digitale ed intelligenza artificiale tra Milano-Roma-Dubai-Kuala Lumpur (composto da 16 persone).
Nonostante i tuoi impegni ad ogni occasione torni nella tua e mia amata Rignano Garganico. Cosa ti lega al più piccolo comune del Parco Nazionale del Gargano?
Ho già detto ad altre testate, e nello specifico al periodico Amazing Puglia, che c’è una mancanza di fiducia in noi giovani, ma c’è soprattutto una mancanza di fiducia di noi giovani in noi stessi. Se pensiamo che non ci siano più speranze, agiremo come se non ci fossero più speranze. Non venga mai meno il desiderio, la voglia di crescere. Lottiamo sempre contro la nostra stessa rassegnazione. Restiamo ottimisti, restiamo giovani.
Sei convinto che oltre a Rignano ci sia all'esterno un altro mondo che va conosciuto e vissuto?
Ciò che invito a fare è di non credere che la realtà che si vive qui in Puglia sia l’unica realtà possibile, è indispensabile aprirsi verso nuove visioni e nuove opportunità partendo da quello che la nostra terra ha da offrirci e che ai nostri occhi può sembrare banale ma che invece rappresenta il futuro del turismo e dell’investimento.
Facevi delle previsioni sulla nostra regione su Amazing Puglia. Sei convinto che continuerà ad essere preferita da italiani e stranieri anche in futuro?
La Puglia ha saputo puntare su suoi prodotti iconici più di altre regioni italiane. Solo per citare alcuni dati, il turismo estivo tra il 2016 ed il 2017 è aumentato in Puglia di oltre il 23%. Dobbiamo migliorare nei servizi, puntare su un turismo di qualità. Io non credo che la Puglia oggi abbia bisogno di un turismo di massa, ma di sicuro ha bisogno di un turismo di qualità. L’onda dell’innovazione digitale sta investendo tutti, il rischio è quello di credere che non coinvolgerà pienamente anche noi: dall’agricoltore al pescatore, al singolo cittadino. La Puglia oggi è chiamata, a mio avviso, a reinventare il concetto di lusso e di luxury lifestyle. “Bella vita” e “lusso” sono tra le principali parole di ricerca correlate alla parola “Puglia” su Google. Un nuovo concetto di lusso fatto di cibo buono, di spiagge meravigliose, di semplicità, genuinità, dignità. Nel pieno rispetto del genius loci, lo spirito nei nostri luoghi che, come un poeta di un tempo che fu, ci richiama a se per ridisegnare insieme il futuro.
La stessa cosa vela per il Gargano?
Ovvio che si. Ma bisogna darsi da fare.
Michele Caruso ci presenta anche una sua ricetta su come non sbagliare in futuro:
- occorre creare un buon network relazionale;
- è necessario non pensare più in maniera individuale;
- è obbligatorio unire le forze e le competenze per offrire un maggiore slancio al territorio garganico e pugliese.
Un po' quello che si è prefissato di fare con questo sito l'associazione di promozione culturale RignanoNostra.it.
Per il nostro interlocutore il segreto di ogni successo è legato all'abnegazione, al duro lavoro e al continuo studio: "quale sia il segreto del successo, teorizzando le cose più assurde e a volte le più cattive, senza sapere che tutto ciò che occorre è darsi da fare in ogni ambito. Nel mio piccolo so qualcosa di quanto tremi l’Italia, quando si cerca di cambiarla, quando si toccano le antiche tradizioni e si dimostra che un nuovo modo di vedere le cose è possibile. Dobbiamo tornare ad avere coraggio. Ma se lasciamo arrugginire i nostri sogni, tutto perde di sapore. Se ci appiattiamo ad una mentalità mediocre, alla ricerca del favoritismo, della raccomandazione facile, del cullarsi troppo sullo stato sociale cercando di imbrogliare il sistema e di ottenere le cose senza meriti nè sforzi, i nostri sogni arrugginiscono”.
Grazie Michele!
