Finora a Rignano Garganico non vi sono state campagne di scavo sistematiche, ma solo ritrovamenti casuali e sporadici, tutti segnalati alla Sovrintendenza Archeologica della Puglia. In questo servizio parliamo di rinvenimenti risalenti al Neolitico e all'Età dei Metalli, la nuova età della pietra.
Ci si riferisce:
- alla scoperta di fondamenta di capanne emerse del corso dell'alluvione del settembre 1982 nei pressi di Villanova nella piana sottostante;
- ai ritrovamenti effettuai dal gruppo archeologico di Rignano Garganico nel 1987 presso la Grotta dei Miracoli e la la Grotta del Trappedo, costituiti da cocci di ceramica grezza, di pezzi di pavimenti e di altri rinvenimenti appartenenti alla vita quotidiana;
- agli altri resti, raccolti dal suddetto gruppo in località Cioccatorta che potrebbero risalire, secondo le prime osservazioni di alcuni esperti, all'Età del Bronzo e del Ferro (1880-750 a.C.);
- al Dolmen della Madonna di Cristo, scoperto nel 1996, e alle tombe a tumulo ubicate nelle vicinanze;
- al Dolmen di Lamasecca, scoperto negli Anni 2000, alle pendici dell'omonimo canale, ancora perfettamente intatto.
A questi si aggiungano i ritrovamenti nella Valle di Ividoro, dove in epoche diverse (per lo più nel Neolitico e nella successiva Età dei Metalli) i preistorici dipinsero e graffirono lungo le pareti di varie grotte e di vari anfratti.
Per finire vanno ricordati i ritrovamenti di Valle Palombara, che vanno dal Paleolitico all'Età Romana, passando per il Neolitico e l'Età dei Metalli.
Foto tratte dai filmati su YouTube postati da Antonio Fania (LINK).