La banda gialla: vennero a Rignano per suonare e furono suonati. Foto di una banda musicale Sammarchese di alcuni anni fa.

La banda gialla: vennero a Rignano per suonare e furono suonati

Gabriele Tardio, come papà Francesco e il nonno Massimo, non era il solito ricercatore solitario e serioso, ma un uomo vivo ed amante dello scherzo e dei lati comici della vita, che sapeva raccontare al momento opportuno con accattivante ironia e se mai ‘eternizzare’ in qualche suo scritto.

Ecco uno dei tanti episodi tragico-comici, tratto dalle carte polverose e ricostruito, grazie alla sua straordinaria vena letteraria,  come fatto di cronaca quotidiana e palpitante d’attualità. Il tutto si muove all’ombra del mai sopito campanilismo che caratterizza ancor oggi  piccoli e grandi centri del Gargano, come appunto Rignano e San Marco in Lamis.

La banda gialla” (così chiamata dal colore della divisa) di San Marco in Lamis venne invitata nel 1873 a Rignano per i festeggiamenti in onore di San Rocco. L’accoglienza fu sempre calorosa, ma un tragico-comico episodio le capitò.

Al termine del concerto sul piazzale (nrd: Largo Palazzo, gentilmente concesso dai Signori De Maio), la banda sfilava con le divise sgargianti per il corso principale (nrd: Giannone) ed improvvisamente sbucarono gruppi di giovinastri malintenzionati, i quali con parole e atti di sfida circondarono i bandisti e iniziarono una rissa. Dovette intervenire la forza pubblica per fermare quei giovani.

Alcuni bandisti riportarono ferite e contusioni, e i loro strumenti musicali risultarono rotti o ammaccati e così i bandisti avviliti e umiliati se ne tornarono a San Marco in Lamis. Qui la reazione fu violenta.

I sammarchesi iniziarono col bloccare il passaggio dei carovanieri di Rignano Garganico diretti a San Marco in Lamis e a San Giovanni Rotondo. Successivamente si accinsero ad assalire la sede dello spaccio di generi vari di un tal rignanese che aveva una succursale nella cittadina, con il fine di metterla a soqquadro. Dovettero intervenire i carabinieri per bloccarli ed evitare il saccheggio e che i commessi fossero selvaggiamente picchiati.

Trascorsa una settimana la folla tornò in piazza ed iniziò ad insultare i rappresentanti e il clero del Comune di Rignano Garganico giunti a San Marco in Lamis per cercare di ristabilire le buone relazioni tra i due paesi. Ma il buon senso degli arcipreti e delle deputazioni calmò gli animi e i Rignanesi ripagarono i danni avuti dalla banda gialla di San Marco in Lamis.

La banda per i danni subiti (strumenti distrutti, divise a brandelli ecc.) poté però ricostruirsi completamente solo dopo alcuni mesi e solo l’anno successivo si ripresero le normali attività musicali.

Una storia tragica-comica che ci riporta di fatto in un periodo storico in cui la violenza era all'ordine del giorno (siamo negli anni successivi alla fine del Brigantaggio Post-Unitario).

Testo tratto da: Bande e Gruppi Musicali di San Marco in Lamis - A cura di Antonio Del Vecchio, Gabriele Tardio, Luigi Ciavarella - CRSEC - Regione Puglia - 2005)

Antonio Del Vecchio
Author: Antonio Del VecchioWebsite: http://www.rignanonews.ocmEmail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Antonio Del Vecchio è un giornalista, uno storico, uno scrittore e un appassionato di natura, archeologia e tradizioni. Ha al suo attivo oltre 50 pubblicazioni cartacee e migliaia di articoli giornalistici editi su carta stampata e siti internet a livello locale, nazionale ed internazionale.


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