La lingua di pecora in fase di rosetta

Hypochaeris radicata: lingua di pecora

Erba commestibile mangiata in poche zone del Gargano. A Rignano non è consumata, ma è un’ottima erba dolce e consistente che arricchisce gradevolmente le nostre misticanze.

 

 

  • Nome scientifico: Hypochaeris radicata
  • Nome comune: Erba porcellina, piattello
  • Nome dialettale: Lingua di pecora (a Sannicandro)

 

Come si presenta

Pianta erbacea perenne dal grosso rizoma carnoso e ramificato, contenente un lattice bianco. Le foglie, ricoperte da una sottile peluria, sono di forma variabile, hanno un colore verde brillante e sono anch’esse carnose e consistenti. Il fusto, glabro e privo di foglie, è alto fino a 90 centimetri; i fiori di un brillante colore giallo.

 

Dove trovarla

Nei prati erbosi e negli incolti, ma non è difficile trovarla anche tra le pietre.  Dove è presente, è abbondante.


 

Come utilizzarla

Le foglie della rosetta basale sono ottime crude in insalata. Buonissima nelle misticanze per la consistenza delle foglie.

 

 Curiosità

L’uso alimentare della lingua di pecora è diffuso in tutte le regioni italiane mentre in Puglia è limitato a pochi comuni del Gargano. A Rignano non è consumata, ma chi vi scrive ne fa largo uso. In passato le radici tostate, al pari delle radici del tarassaco e delle cicorie, sono state utilizzate come surrogato del caffè.

Antonio Paglia
Author: Antonio PagliaWebsite: http://www.rignanonostra.itEmail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Presidente dell'Associazione culturale RignanoNostra, cultore di antiche tradizioni garganiche ed appassionato di erbe spontanee commestibili.


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