La Madonna del Carmine a Rignano Garganico (Foto: Antonio Gaggiano).

La Madonna del Carmine a Rignano Garganico

Religiosità

Il 16 luglio la Chiesa Cattolica e la Comunità di Rignano Garganico onorano la Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, invocata dai Carmelitani quale Fiore del Carmelo, Madre e Guida nel cammino interiore di santità, nella salita del Monte Carmelo, simbolo di grazia, di benedizioni e di bellezza, come Maria appunto, Fiore del Carmelo.

Come Madre che ha cura ed assiste i Suoi figli, la notte del 16 luglio del 1251, circondata da angeli e con Gesù Bambino in braccio, fa dono dello Scapolare ad uno dei suoi figli prediletti, il beato Simone Stock, Priore Generale dei Carmelitani, dicendogli con dolcezza: “ Figlio, prendi il segno del Mio Amore”.  E promette, per quanti La onorano vestendo il santo Scapolare, che avranno la Sua protezione in vita, saranno da Lei aiutati in morte  e dopo la morte li avrebbe condotti in Cielo e liberati dalle pene del Purgatorio il sabato seguente alla morte.

Come Madre ed Aiuto delle Anime del Purgatorio è venerata anche nella nostra chiesa del Carmine, ove abbiamo il quadro che riproduce la SS. Vergine del Monte Carmelo col bambino in braccio mentre fa dono dello scapolare ad uno incappucciato bianco ed ai Suoi piedi le anime purganti che vengono liberate dalle fiamme del Purgatorio. Tra l’altro, questa stessa immagine, quest’anno la troviamo sullo scapolare che il nostro Parroco, Don Santino, ha distribuito ai fedeli durante la novena in preparazione alla Sua festa liturgica. Festa che vuole essere un atto di riconoscenza alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, Monte che si trova in Israele vicino ad Haifa, ove il santo profeta Elia difese con vigore la purezza e l’integrità della fede del Popolo di Dio, Israele e ove si ritirarono poi degli eremiti in cerca di solitudine, istituendo un Ordine di vita contemplativa sotto il patrocinio della santa Madre di Dio, l’ordine Carmelitano.

Indossare lo Scapolare, però, non deve essere inteso come un rito magico, indosso lo scapolare e mi salvo dalle pene dell’inferno. No. Con lo scapolare noi indossiamo un abito, tra l’altro l’espressione è molto nota ai nostri genitori che lo chiamavano “l’abitino”.  Ciò esprime una verità fondamentale e cioè, con lo scapolare noi ci mettiamo nei panni di Maria per imitare le Sue virtù, in primis, la Sua purezza, la Sua dolcezza, il Suo silenzio adorante, il Suo ascolto obbediente, la Sua fedeltà amorosa, la Sua preghiera incessante, la Sua carità operosa.

In tal modo anche noi potremo generare nel tempo il Figlio eterno di Dio, incarnarLo nella nostra vita e mostrarLo al mondo. Questo sia il nostro atto di riconoscenza verso la nostra Madre e guida spirituale, Maria Vergine del Monte Carmelo. 

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Viviamo ogni anno la festività della Madonna del Carmine con gioia e partecipiamo alla Sua festa, ove siamo tutti invitati. Non preoccupiamoci di cosa indosseremo: Ella, nostra Madre e guida spirituale,  ci ha preparato come dono un abitino da indossare, da Lei stessa tessuto e cucito con finezza, ricoperto di gemme preziose. Vestiti a festa entriamo nel giardino del Carmelo, ove accolti dalla nostra dolce e cara Mamma, “Fiore del Carmelo”, potremo gustarne i frutti ed abbeverarci alla  Fonte della “ Santa  Montagna” che è Gesù Cristo, nostro Signore. In tal modo, con indosso l‘armatura dell’Amore, lo scudo della fede e la spada della Parola, non avremo paura di affrontare la salita del monte Carmelo, ove il Signore ci attende e ci parla in un filo di sonoro silenzio.

Author: Anna DanzaEmail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Anna Danza collabora con RignanoNostra.it nell'ambito della ricerca e della realizzazione di servizi di carattere religioso.

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