Pianta erbacea perenne che durante tutto l’autunno e l’inverno si presenta con un ciuffo di foglie basali sottili, filiformi, lisce ed appuntite. A primavera sviluppa uno stelo cilindrico lungo fino a 80 centimetri coperto di foglie rade simili a quelle basali.
Ad aprile, alla sommità dello scapo, si sviluppa una infiorescenza a grappolo molto vistosa dalla quale si sviluppano fiori a forma di stella di colore giallo. Stelo ed infiorescenza, con le foglie filiformi, formano proprio quella che somiglia a una coda di cavallo, da questo il nome dialettale. Le radici sono rizomatose avventizie.
- Nome scientifico: Asphodeline lutea
- Nome comune: Asfodelo giallo, Coda di cavallo
- Nome dialettale: Carecavadde, codecavadde
Dove trovarla
Preferisce luoghi aridi caratterizzati dalla povertà del suolo dovuto alla rocciosità, al pascolo ed agli incendi. La sua presenza è indice di degrado ambientale.
Come utilizzarla
I giovani fusti, prima della fioritura e liberati dalle foglie e dalle loro guaine membranose, sono ottimi arrostiti alla brace e conditi con olio e sale. Si gustano anche lessati con acqua ed aceto. Il consumo di questa pianta è noto solo in Puglia e in alcune zone della Sicilia.
Curiosità
Il nome della pianta (valle senza cenere) indica la sua resistenza al fuoco. Infatti le sue radici non vengono distrutte dalle fiamme e la pianta ricresce nonostante l’azione distruttiva del fuoco.
Avvertenze
La pianta è classificata come tossica. Le foglie, il fusto e le radici contengono antrachinonici composti che possono essere responsabili di gastroenteriti la cui gravità è in relazione alla quantità consumata. La pianta contiene, inoltre, asfodelina, un alcaloide responsabile di effetti tossici. Si consiglia di consumare solo i fusti immaturi in piccole quantità e mai crudi. Gli animali, istintivamente, evitano di mangiare questa pianta.